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La proposta di Ora Locale è interessante
di Mario Caligiuri (Sindaco di Soveria Mannelli)
Caro Direttore,
credo che sia doveroso raccogliere l'invito che Piero Bevilacqua ha rivolto, sull'ultimo
numero di Ora Locale , chiedendo di valorizzare il peso dei Sindaci calabresi all'interno
regione. In effetti, il problema è sempre lo stesso, dall'Unità in poi: il Sud ha carenza di classe dirigente. Infatti, da noi, più che i progetti, prevale sistematicamente
la conquista del potere, come la soluzione dell'ultima crisi regionale ha dimostrato.
Ma d'altronde poteva essere diversamente? Giustamente, Bevilacqua ritiene che i Sindaci anche in Calabria abbiano maturato un'esperienza tale da proporli all'interno
dei partiti quali candidati naturali per la guida della regione. E' vero che, per
esempio in Francia, tanti deputati e ministri sono contemporaneamente Sindaci. Basti pensare alle esperienze di Chirac, grande Sindaco di Parigi per anni o di Mitterand,
primo cittadino di Marsiglia. Ma il discorso in Calabria va necessariamente ampliato.
Prima di tutto perché da noi la società civile è debole, con una preminenza del ceto politico rispetto a tutti gli altri. Ceto politico che, come ho dimostrato nel
mio volume Partiti e società nell'Italia degli anni Sessanta. Il caso della DC calabrese,
prefatto da Gaetano Cingari, in stragrande prevalenza opera soltanto per la propria sopravvivenza, senza alcun disegno strategico di sviluppo.
Adesso la situazione è ancora peggiorata, in quanto i partiti hanno perso anche la
debole funzione di selezione della classe dirigente svolta almeno fino al 1992. Ci
sono personalismi sfrenati, senza alcun progetto politico che non sia quello del
potere personale. Come diceva il vecchio adagio? "Il potere non è nulla se non se ne abusa".
Allora è in tale contesto che va calata la responsabile proposta di Bevilacqua, che
ampiamente condivido e non tanto per spirito di corpo. Certamente i Sindaci rappresentano una categoria politica interessante alla quale possono essere attribuite sempre
maggiori responsabilità, come attesta l'esempio di Bassolino. In Calabria credo che
ci siano primi cittadini assai validi e tra i sindaci che stanno fornendo migliore
prova vanno segnalati non a caso due ex parlamentari quali Mancini a Cosenza e Belluscio
ad Altomonte.
E queste testimonianze consentono di chiarire meglio il mio pensiero: il tema centrale
secondo me è di rendere credibili i partiti, all'interno dei quali va fatta una selezione
della classe dirigente molto più accurata. E questo almeno per due motivi: prima di tutto per rispettare il voto degli elettori dando dimostrazione di elementare
coerenza e poi perché alla regione saranno assegnati sempre maggiori compiti e funzioni
e perciò c'è necessità di una classe di amministratori regionali più accorti di quelli attuali. Ma dando soltanto spazio ai Sindaci senza affiancare altri candidati adeguati,
potrebbe rivelarsi un'operazione lodevole ma alla resa dei conti senza risultati
apprezzabili, atteso che la Calabria politica è ancora terre di clientele, cosche
e apparati, dove il voto di opinione riguarda solo una percentuale minima di elettori.
Talmente piccola da rimanere insignificante.
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