L'idea di dar vita al presente numero unico di "Ora Locale" nasce nella tarda
primavera del 2005 quando, in seguito ad uno dei periodici incontri redazionali
svoltosi a Crotone, veniva deciso di riattualizzare i propositi di un periodico
che, nel tempo, ci era sembrato avesse perduto un po' del suo smalto originario.
Si scriveva, infatti, in occasione della sua nascita, circa otto anni addietro:
"Ora Locale parte dalla constatazione del grave deterioramento dell'immagine
della Calabria: un'immagine "drammaticamente unidirezionale" che appiattisce e
mortifica la ricchezza dei suoi costumi, delle sue tradizioni culturali, della
sua civiltà. Ma, anziché limitarsi a recriminare e a lamentarsi o attardarsi
nella critica e nella denuncia: a) punta a far incontrare e ad interagire
l'intellettualità calabrese (quella diffusa sul territorio e quella concentrata
nelle università) e le esperienze pilota sul piano amministrativo e politico
della regione, cercando un collegamento stabile con i nuovi sindaci e la nuova
classe dirigente che sta nascendo in Calabria; [...] c) prefigura uno sviluppo
economico della regione che, rifiutando la "colonizzazione industriale" e
l'introduzione forzata di modelli produttivi esterni ed estranei, si orienti
verso forme autonome ed innovative di crescita economica e sviluppo sociale."
E ancora oltre: "L'obiettivo più impegnativo e più ambizioso è quello di dare un
contributo analitico, di ricerca e di documentazione per modificare l'immagine
fortemente deteriorata della Calabria. Tentare di modificare l'immagine della
nostra regione è un'impresa che fa "tremare i polsi", fa quasi paura, ma,
insieme accende l'entusiasmo, incentiva la volontà, mobilita energie."
Oggi, quindi, vivendo la Calabria un periodo storico particolarmente delicato -
e a nostro avviso decisivo, in cui più che mai i riflettori le si sono puntati
contro -, il programma editoriale originario risulta ancora assai attuale.
La Redazione di Crotone
Dovendosi procedere alla "ristrutturazione" e quindi ad una maggiore
"attivazione" di alcune delle redazioni locali, successivamente all'incontro
crotonese veniva concordato con la Direzione di affidare la composizione di una
serie di numeri unici proprio alle redazioni provinciali, iniziando da quella
del capoluogo ionico, che già in passato aveva avuto modo di cimentarsi in una
esperienza analoga, con la creazione di un numero speciale dedicato ai
sanguinosi "fatti di Melissa" del 1949.
Il lavoro che di seguito presentiamo si è andato dunque compiendo durante gli
ultimi mesi dell'anno 2005 quando, nei frequenti incontri redazionali, è andato
man mano prendendo forma il numero del giornale. In principio fu infatti l'idea
di un Forum cittadino che coinvolgesse l'intera classe dirigente,
imprenditoriale, culturale e sociale della provincia per tentare di individuare
i mali endemici e sviluppare quindi proposte per il rilancio di quest'area della
Penisola: gli eventi ci hanno però travolto e, pertanto, solo successivamente ha
preso corpo il soggetto.
Dal mese di giugno ad oggi abbiamo avuto circa una ventina di incontri di
Redazione ed altrettanti con i soggetti da noi individuati in una parte della
classe dirigente locale. Il tutto per tentare di avere una visione panoramica
odierna sul "fenomeno" oggi, un tempo cittadina emblema radioso della rinascita
e dello sviluppo calabrese e meridionale in genere. Abbiamo così ottenuto una
serie di interventi che sintetizzano -seppur sommariamente e, a volte, con
alcune (o molte, a seconda dei punti di vista) lacune - l'attuale panorama
socio-economico e politico del Crotonese, seguiti da una serie di riflessioni
collettive da cui sono emersi dubbi, perplessità, ma anche stimoli ad un maggior
approfondimento di temi specifici: tali considerazioni le abbiamo volute
condensare nel documento redazionale conclusivo, che rappresenta un po' la
nostra chiave di lettura.
Nonostante tutto e ben consci delle innumerevoli difficoltà e degli sforzi
occorsi per la realizzazione di questo modesto contributo, abbiamo voluto
offrire ai nostri lettori uno spaccato della realtà meridionale: un particolare
"momento" di quel territorio calabrese che un tempo veniva individuato quale
capitale del latifondo meridionale con la sua "via dei nobili", più tardi quale
atipica città-operaia e industriale del Sud, ed oggi non sappiamo più che cosa.
Una città e una popolazione che, con i famosi fuochi delle fabbriche del
settembre del '93 e dunque con il tragico evento alluvionale del '96, ha visto
definitivamente compiersi quella perdita di identità (una sorta di
"sradicamento") e che oggi, a fatica, ricerca.
In questo clima si è inserita, quindi, la Redazione crotonese di "Ora Locale",
la quale ringrazia sin d'ora coloro i quali apporteranno nuova linfa a queste
discussioni che, speriamo, si concretizzeranno in un nuovo e più duraturo
progetto di sviluppo, per le nuove generazioni soprattutto.
Abbiamo voluto accompagnare questo numero del giornale con alcune acqueforti
del Maestro Antonio Sfortuniano, il quale ci ha gentilmente concesso
la possibilità di riprodurle. Cogliamo pertanto l'occasione di ringraziarlo qui
pubblicamente.