1. La Regione Calabria è parte integrante dell'Italia, una ed indivisa, della Unione Europea e affonda le
sue radici ed identità culturali nella storia del Mediterraneo.
2. La Regione Calabria è un'istituzione democratica fondata sul diritto alla vita per tutti i suoi
abitanti, indipendentemente dal sesso, religione e razza di appartenenza.
3. La Regione Calabria riconosce come valori fondamentali della sua tradizione l'ospitalità dello
straniero, l'amicizia, il rispetto per le minoranze.
4. La Regione riconosce a tutti i suoi cittadini pari dignità e ne garantisce il diritto alla salute,
all'istruzione, alla casa ed a una vita dignitosa, con particolare cura per i più deboli e svantaggiati.
5. La Regione riconosce il diritto ad un minimo vitale per tutti coloro che si trovino in condizione di
disagio fisico e psichico e di esclusione sociale e s'impegna a dare a tutti delle opportunità di lavoro
dignitoso. Il lavoro nero, sottopagato, è considerato una forma di inciviltà e va contrastato.
6. La Regione riconosce e promuove le autonomie locali, il più ampio decentramento
amministrativo, la partecipazione dei cittadini alle scelte vitali del loro futuro lungo la strada
tracciata dalla Carta del Nuovo Municipio. Il governo della Regione dovrà realizzare annualmente un
bilancio socio-economico ed ambientale per dar conto del proprio operato. La Regione
riconosce altresì l'importanza dell'area metropolitana dello Stretto e s'impegna a favorirne lo
sviluppo integrato.
7. La Regione individua nei propri parchi nazionali e regionali, nelle aree protette marine, un grande
patrimonio naturale, inalienabile, che va tutelato, protetto, e tramandato, nelle migliori condizioni,
alle future generazioni. La tutela ambientale è un obiettivo prioritario che va coniugato con la
valorizzazione delle risorse locali ai fini della costruzione di uno sviluppo locale autosostenibile.
Tutti i sistemi di produzione biologica ed ecocompatibile vanno promossi ed incentivati, a partire
dall'agricoltura biologica e dalle energie rinnovabili.
Tutti gli esseri viventi, animali e piante, vanno trattati con cura ed è condannata ogni forma di
violenza gratuita sugli animali a fini produttivi, di divertimento, di ricerca scientifica. Ogni forma di
manipolazione della vita a fini economici va ripudiata. Gli OGM sono ripudiati sia sotto forma di
produzione che di consumo.
8. La Regione riconosce alle donne il diritto di mantenere la propria diversità di genere nel rispetto delle
pari opportunità di accesso a tutte le sfere della vita sociale, lavorativa e istituzionale. Il lavoro di cura
dei figli va riconosciuto e valorizzato per il suo insostituibile valore sociale e economico.
9. La Regione considera la 'ndrangheta e tutte le forme di criminalità organizzata un cancro che va
estirpato da questa terra, a partire dalle istituzioni, e considera come eroi e martiri coloro che hanno
perso la vita per combatterla. Tutte le forme di resistenza organizzata all'usura ed al racket vanno
sostenute anche sul piano economico.
10. La Regione promuove lo sviluppo della cultura, il recupero delle tradizioni più significative, la
ricerca scientifica e tecnologica purché non in contrasto con la tutela degli ecosistemi. Le
Università calabresi, le Accademie ed i centri di ricerca costituiscono una risorsa fondamentale per il
futuro di questa terra e vanno sostenute e valorizzate con ogni mezzo. La tutela e valorizzazione del
patrimonio storico, artistico, archeologico, paesaggistico è un compito fondamentale e prioritario della politica
regionale.
11. II principio di precauzione è adottato come parametro fondamentale di valutazione degli interventi
nel territorio e di modifica dei sistemi di produzione e consumo.
12. La Regione Calabria ripudia la guerra, rifiuta la localizzazione di basi militari straniere nel suo territorio e
s'impegna a sostenere il movimento per la pace e la non violenza in tutto il mondo. La Regione promuove
tutte le forme di cooperazione con gli altri Stati e Regioni, con particolare riguardo alla cooperazione con i
popoli del Mediterraneo. S'impegna altresì affinché si accelerino i tempi per l'allargamento dell'UE al
bacino del Mediterraneo.