Alcuni dati di Interesse
Stato presente e potenzialità del settore Eolico in Calabria
La superficie territoriale della Calabria è 15.080 km2 e in gran parte è composta da rilievi collinari e montani in quanto la ripartizione tra collina montagna e pianura è rispettivamente del 49,2 - 41,8 e 9,0 %.
La popolazione residente della Calabria al 31/12/2000 era pari a 2.043.288 unità (3,5% circa del totale nazionale), con una densità di 135 ab/km2. Ricordiamo che la media nazionale è di circa 192 ab/km2.
Al 21 ottobre 2001, data del 14° Censimento, la popolazione residente della Calabria era scesa a 1.993.274 unità.
La Calabria è caratterizzata da uno sviluppo demograficoche si discosta da quello nazionale, e cioè ha un saldo positivo tra nati vivi e morti mentre il saldo nazionale è negativo, ed ha un saldo migratorio negativo mentre a livello nazionale è positivo.
La Calabria assieme a Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Basilicata, e Sardegna è una delle 10 regioni in dirittura d'arrivo nell'attuazione degli strumenti di pianificazione energetica in quanto il piano energetico regionale ha già ottenuto l'approvazione della Giunta regionale.
Il Settore Eolico nella considerazione del PEAR approvato dalla Giunta della Regione Calabria, in attesa dell'approvazione del Consiglio e quindi passibile di integrazioni e modifiche.
Dal PEAR Calabria, Estratti :
Lo sviluppo del settore è fortemente auspicabile in quanto , oltre ad aver raggiunto la competitività commerciale , la fonte eolica può integrare le tecnologie convenzionali di generazione elettrica ad impatto ambientale significativo attraverso una fonte rinnovabile a modestissimo impatto.
La fonte eolica è infatti sicuramente l'unica tra le fonti energetiche in grado di essere convertita in grandi quantità di energia elettrica a zero emissioni e senza significativi effetti sul sistema idrogeologico , essendo l'impatto visivo l'unica problematica significativa.
Per questi motivi risulta , insieme a quella idraulica residua , la fonte energetica che può fornire nel breve temine il maggiore contributo in termini di riduzione delle emissioni e miglioramento della qualità ambientale , riducendo la quantità di fonti fossili utilizzate per la produzione energetica.
Diversi studi evidenziano che l'interferenza con la vita selvatica è minima e solamente nel caso di impianti dislocati in particolari aree dove si concentrano i flussi migratori stagionali dell'avifauna vi possono essere significativi problemi.
Nel territorio calabrese non risulterebbero aree particolarmente frequentate dai dai flussi migratori stagionali dell'avifauna .
Infine , dal punto di vista autorizzativo , gli impianti eolici realizzati in conformità agli standard di buona tecnica ed alle prescrizioni regionali in materia di uso del territorio debbono essere considerati come indifferibili e di pubblica utilità , a norma della legge 10/91 , in quanto vi è un forte interesse e beneficio collettivo.
In Italia , dopo una prima indagine conoscitiva , svolta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche ( CNR ) nell'ambito del Progetto Finalizzato Energetica , sono state svolte campagne anemologiche curate rispettivamente da ENEA ed ENEL .
In particolare , a partire dal 1980 , l'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica (ENEL) ha condotto indagini ricognitive di tipo anemologico su oltre 130 stazioni di misura sull'intero territorio nazionale ; di queste 14 sono state installate nella regione Calabria .
I dati sperimentali rilevati in campo sul microsito sono stati analizzati ed estrapolati con l'ausilio di modelli matematici al fine di valutare il potenziale eolico del sito medesimo e trarre indicazioni di massima sulla disponibilità della risorsa eolica in ampie aree del territorio regionale .
Le attività sono state condotte nell'ambito del progetto comunitario VALOREN dal primo semestre 1986 al primo semestre 1992 , utilizzando le apparecchiature installate nelle quattordici stazioni , ed hanno consentito di rilevare e registrare -durante un arco temporale adeguato a garantire la rappresentatività statistica dei dati - la velocità e la direzione del vento , parametri essenziali per la valutazione delle caratteristiche energetiche della vena fluida ; ciò al fine di individuare aree suscettibili per l'installazione di macchine eoliche .
In base al criterio della velocità media annua quattro dei siti esaminati nella campagna di misurazioni presentano con certezza i requisiti minimi di interesse ; tali siti sono : Barrittieri (RC), San Demetrio Corone (CS), Nocara (CS) e Motta San Giovanni (RC).
La ventosità di Barrettieri - pur essendo caratterizzata da una velocità del vento ai limiti dei 5 m/s - presenta un'ottima densità di energia specifica della vena fluida .
Il sito potrebbe essere interessante per installazioni eoliche di media taglia in quanto presenta anche una buona disponibilità di terreno intorno alla stazione di rilevamento.
La stazione di San Demetrio presenta una buona ventosità ed inoltre nei suoi pressi vi sono aree apparentemente disponibili , ove si può supporre un analogo livello di ventosità .
Eventuali installazioni di impianti di produzione nel sito di Nocara , in prossimità alla stazione di rilevamento , risultano pesantemente condizionate dalla scarsità di terreno disponibile ; è , tuttavia , ragionevole ipotizzare l'esistenza di aree idonee alla realizzazione di impianti eolici nell'ambito del territorio comunale.
Nel sito di rilevamento di Motta San Giovanni la disponibilità di terreno per eventuali impianti eolici risulta limitata , almeno in parte , da diversa destinazione d'uso.
Le attuali realizzazioni di impianti eolici per la produzione di energia elettrica nella Regione si limitano alla centrale realizzata per il locale Consorzio per il Nucleo Industriale in agro di Lamezia Terme e gestita dallo stesso Consorzio , collegata alla rete elettrica dell'Enel attraverso la cabina di utente .
In conclusione - anche se appaiono poco realistiche le previsioni di realizzazione di impianti eolici nella Regione per oltre 2000 Mw in una sessantina di Comuni , come risulta dalle richieste di connessione pervenute al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale ( GRTN ) - in uno scenario prudenziale è lecito definire un indirizzo di realizzazione di almeno una decina di impianti del tipo wind-farm con gruppi di aerogeneratori eolici di media taglia in modo da raggiungere i 5-10 Mw per sito ed una potenza totale installata nella Regione di almeno 70 Mw , con una producibilità di un centinaio di milioni di kwh/anno .
Tale obiettivo risulta coerente anche con le indicazioni del Libro Bianco sull'energia della Comunità Europea , che quantizza il contributo della fonte eolica alla copertura del fabbisogno energetico in 40.000 Mw per l'intera Unione , mentre le indicazioni del Governo nazionale indicano come possibili valori di potenza installata in Italia 2500-3000 Mw al 2008-2012 .
Comparando i valori di cui sopra con l'estensione del territorio calabrese e la potenzialità ipotizzata - nell'ipotesi di escludere sostanzialmente le regioni alpine e padane per la mancanza di significative potenzialità eoliche realmente utilizzabili - si conferma la possibilità per la Calabria di fornire un contributo pari al 2%-3% .
I valori ipotizzati , che possono apparire a prima vista "ottimisti" in assoluto e confrontati con la realtà attuale , sono in effetti prudenziali se si prendono in considerazione i progetti già realizzati e quelli immediatamente cantierabili nell'area del polo Apulo-Campano ; la loro potenza assomma a diverse centinaia di Mw in una zona ampia , ma tutto sommato relativamente limitata .
Nella regione Calabria , infatti , esistono ampi comprensori con potenzialità eoliche estese e diffuse , seppure con caratteristiche di ventosità media alquanto più modeste dell'area Apulo-Campana ; tuttavia anche nei comprensori calabresi si raggiungono velocità medie del vento di 4,5-5 m/s e valori di energia specifica definibili "interessanti " ai fini dell'utilizzazione energetica della risorsa eolica .
Oltre che per le centrali eoliche connesse alla rete elettrica il territorio calabrese offre significative opportunità d'insediamento per gli impianti di taglia minore ( 7-15 kw ) utilizzati per la generazione stand-alone al servizio di utenze ad elevato costo di allacciamento alla rete oppure ad integrazione della fornitura di rete.
Le macchine di taglia minore , infatti , hanno caratteristiche funzionali che ne consentono il funzionamento con soddisfacente efficacia/efficienza anche con velocità del vento inferiore ai 4,5-5 m/s e possono essere installate in un elevatissimo numero di siti per le modeste esigenze in termini di occupazione del territorio .
Tra i principali vantaggi delle installazioni minori si ricorda che l'energia prodotta può generalmente essere utilizzata in maniera efficace anche senza dispositivi di accumulo specie nelle aziende agricole e che -utilizzando tecnologie con componentistica particolarmente semplice - possono essere integralmente realizzate dall'imprenditoria locale.