Il Piano Sanitario Nazionale 2002-2004 ha posto tra i suoi obiettivi
di maggiore rilevanza il riconoscimento della dignità alle cure
palliative attraverso la possibilità di un maggior controllo del dolore
cronico maligno un miglior controllo degli altri sintomi presenti; un
maggior rispetto della volontà del paziente circa la propria morte; una
migliore comprensione del ruolo dell'alimentazione e dell'idratazione
artificiale nei pazienti terminali; un rifiuto dell'accanimento
terapeutico.
Purtroppo il nostro Paese presenta un’insufficiente diffusione dei
Centri per la Terapia del Dolore e Cure Palliative e la nostra Regione è,
a tal proposito, tra le più arretrate. Cosi la maggior parte dei pazienti
neoplastici calabresi è condannata a mesi di sofferenze evitabili.
Per far fronte a tale situazione è necessario intraprendere un
modello d’intervento continuativo di tipo modulare di cure palliative e
terapia del dolore costituito da:
- cure primarie erogate da personale medico-infermieristico formato
in cure palliative;
- cure palliative specialistiche da parte di personale che si occupa
a tempo pieno in regime ambulatoriale, di day hospital, di home
care, di hospice, d’unità ospedaliera;
- programmi di diffusione del modello Ospedale senza Dolore;
- programmi di formazione di personale medico ed infermieristico;
- centri selezionati di terzo livello dove sono effettuate manovre
interventistiche di terapia antalgica per i dolori, di varia
origine, che ne necessitano.
La diffusione di una cultura della terapia del dolore e delle cure
palliative potrà realizzare un risultato sempre più soddisfacente di
controllo del dolore-sofferenza, consentendo anche ai pazienti della
nostra Regione di essere curati secondo le modalità assistenziali più
appropriate a ciascuna situazione clinica.
In quest’ambito, la figura professionale dello specialista in
Anestesia-Rianimazione-Terapia Antalgica, svolge, certamente, un ruolo di
primo piano. A tale specialista è affidato il compito di coordinare e
praticare gli interventi terapeutici mirati al controllo del dolore,
specie quando si tratta di intraprendere trattamenti invasivi e mantenere
l’omeostasi delle funzioni vitali. Va, inoltre, ricordato che lo
specialista in Anestesia è colui che pratica l’impianto di sistemi per
infusione venosa centrale a scopo chemioterapico e per alimentazione
parenterale totale, che personalmente imposta e controlla. La creazione
di Hospices dedicati al trattamento d’ammalati terminali rappresenta il
raggiungimento del massimo grado d’assistenza, ma richiede un notevole
impegno di spesa ed un lungo periodo per la realizzazione, anche se il
Decreto del Ministero della Salute del 05/09/2001 ha programmato
finanziamenti finalizzati alle strutture di Cure Palliative. Non possiamo
fermarci alla progettazione di programmi a lunga scadenza, ma dobbiamo
intraprendere interventi fattibili nell’immediato, che diano risposte
concrete alle pressanti richieste dei pazienti della nostra Regione. In
concreto si possono avanzare le seguenti proposte:
1) creazione presso tutti gli ospedali di un ambulatorio di
terapia antalgica;
2) creazione presso gli ospedali di maggior rilievo di O.P. di
terapia antalgica con degenza;
3) adeguamento dei tariffari regionali sulle prestazioni di
terapia antalgica.